LA FARMACOVIGILANZA È LA SENTINELLA DEL MONDO REALE
Ne abbiamo sentito parlare tanto nelle ultime settimane, durante le quali il frenetico susseguirsi di notizie riguardanti la sicurezza dei vaccini ha fatto girare la testa anche ai più equilibrati. La farmacovigilanza è al centro dell’attenzione.
Prima della sua immissione in commercio un farmaco viene sottoposto a lunghe è complesse procedure di valutazione. Nel corso di questi test, la molecola candidata deve dimostrare di essere sicura ed efficace.
- offrire più vantaggi che svantaggi: deve avere un rapporto benefici/rischi vantaggioso
- i benefici che produce devono essere superiori a quelli generati dagli altri farmaci analoghi già autorizzati al commercio: ci deve essere una ragione per autorizzare un farmaco al commercio.
Il rischio zero non esiste: ecco perché la farmacovigilanza
Il farmaco è un osservato speciale
Il rapporto benefici/rischi
La farmacovigilanza è l’insieme delle attività finalizzate all’identificazione, alla valutazione, alla comprensione e alla prevenzione delle reazioni avverse o di qualunque altro problema correlato all’uso dei farmaci.
- sovradosaggio (overdose): assunzione di un medicinale ad una dose superiore alla dose massima raccomandata (anziché una compressa di antidolorifico ne inghiotto due)
- uso improprio (misuse): assunzione inappropriata ed intenzionale del medicinale (prendo un antinfiammatorio consigliato da un’amica sapendo che potrebbe non essere adatto a trattare il mio disturbo)
- abuso: uso eccessivo intenzionale del medicinale, accompagnato da effetti nocivi (assumo una dose di antidolorifico superiore a quella massima raccomandata per ogni dose o per ogni giorno perché la dose raccomandata non fa più effetto)
- uso per finalità mediche intenzionalmente diverso rispetto a quello per il quale il composto è stato approvato (un fenomeno definito uso off label): l’uso off label dei farmaci è diffuso nei bambini, perché, per diverse ragioni, sono pochi farmaci approvati nell’età pediatrica
- errori medici: questo caso inquadra una cosiddetta patologia iatrogena
- esposizione per ragioni professionali.
Siamo tutti coinvolti nella farmacovigilanza
La farmacovigilanza rientra fra i compiti delle istituzioni sanitarie nazionali e sovranazionali (europee e mondiali).
La nostra Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) è collegata a quella predisposta dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), che è collegata con quella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
I professionisti a vario titolo impegnati nelle attività di sorveglianza dei farmaci attingono dati sulla loro sicurezza da varie fonti: studi clinici, letteratura scientifica e rapporti inviati dalle aziende farmaceutiche. Ma soprattutto ad alimentare la farmacovigilanza sono le segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa.
Il modulo per effettuare una segnalazione può essere scaricato dal sito dell’Agenzia del Farmaco, compilato e inviato da chiunque intenda comunicare un evento nocivo che si è verificato a seguito dell’assunzione di un medicinale.
Chiunque significa tutti noi: operatori sanitari, aziende farmaceutiche, enti regolatori e singoli cittadini.
Siccome naturale non significa necessariamente innocuo, esiste una sorveglianza anche per integratori alimentari, vitamine, probiotici, prodotti fitoterapici, medicinali omeopatici e preparazioni galeniche officinali o magistrali. Anche in caso di evento avverso a seguito all’assunzione di uno di questi prodotti, può essere effettuata una segnalazione.
Una comunicazione trasparente
I dati immessi nel network vengono gestiti e poi letti ed esaminati da un team di esperti dell’Agenzia Europea dei Medicinali, i membri del suo Comitato per la Valutazione dei Rischi in Farmacovigilanza (PRAC).
Periodicamente il PRAC si riunisce e valuta i casi che hanno manifestato criticità. Se dall’analisi emerge la necessità di un provvedimento restrittivo, il Comitato emette una raccomandazione.
EMA considera questa comunicazione e adotta, se lo ritiene opportuno, un provvedimento regolatorio: restrizione nelle indicazioni di approvazione, aggiornamento del foglio illustrativo, sospensione o ritiro del farmaco dal commercio.
I risultati del monitoraggio condotto in farmacovigilanza sono pubblici e consultabili nel portale di EMA. Questo aspetto rafforza l’idea di una comunicazione trasparente, che coinvolga tutti gli stakeholder in Sanità, inclusi i singoli cittadini, che usano i farmaci e che hanno il diritto/dovere di interessarsi alla loro sicurezza.
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