Il cammino di approvazione di un farmaco è molto lungo e tortuoso, ma il ciclo di vita di un medicinale non termina nel momento in cui gli viene riconosciuta l’autorizzazione all’immissione in commercio.

Proprio quando viene somministrato nella popolazione generale è necessario aumentare, almeno per il primo periodo, il livello di attenzione. Per coglierne tutti i segnali di possibile rischio.

L’innovazione ci aiuta. Anche tenendo d’occhio il comportamento dei farmaci in quello che viene definito Real World e aiutando la comunità scientifica e le istituzioni a studiarne gli effetti collaterali.
Ma come?

Effetti collaterali dei farmaci: chi li tiene sotto controllo?

Dopo l’ottenimento dell’autorizzazione alla commercializzazione (la cosiddetta AIC) dalle agenzie regolatorie (EMA in Europa, AIFA in Italia e FDA negli Stati Uniti), le medicine non vengono abbandonate al loro destino.

Esiste una rete di sorveglianza che esamina le segnalazioni di effetti collaterali dei farmaci provenienti da chi li assume e da chi li prescrive , dispensa e gestisce: è quella che viene definita farmacovigilanza.

Innovazione e farmacovigilanza

Antinfiammatori, antibiotici, antitumorali… tutti i prodotti disponibili producono dei dati, quindi. Vi siete mai chiesti cosa ne è di tutte le informazioni provenienti dal loro comportamento nel mondo reale?

In primis, proprio a proteggere dalle reazioni avverse che non sono emerse nelle fasi di valutazione.

La raccolta e la gestione dei dati prodotti dai farmaci viene gestita con sistemi di machine learning. Strumenti di intelligenza artificiale con una capacità di calcolo notevolmente superiore a quella umana, che permettono di ottenere risultati sempre più precisi.

Studiare gli effetti collaterali dei farmaci per sviluppare soluzioni sempre più sicure

Ma i dati raccolti nel mondo reale e l’analisi delle segnalazioni di farmacovigilanza hanno un’utilità che va anche al di là del monitoraggio.

Vengono usati, sempre attraverso strumenti di calcolo digitali, per migliorare e accelerare lo sviluppo di nuovi medicinali imparando da quanto già fatto.