L’ alopecia è un esempio di come si può perdere la salute dei capelli e del cuoio capelluto.

Qualche consiglio su come mantenere i capelli in salute.

 

I CAPELLI SONO FATTI DI PROTEINE

I capelli sono prodotti da speciali cellule del cuoio capelluto, i follicoli piliferi. E sono costituiti principalmente da una proteina, la cheratina.

I follicoli, irrorati dalla circolazione sanguigna, ricevono gli elementi indispensabili alla loro sintesi. Mentre il grasso prodotto dalle ghiandole localizzate nei pressi (ghiandole sebacee), mantiene loro luminosi e la pelle morbida.

 

L’ ALOPECIA E’ LA PERDITA DI UN EQUILIBRIO

I capelli sono soggetti a cicli di vita, la cui durata (che varia fra i 2 ed i 7 anni) è molto più breve rispetto alla durata media della nostra vita.

Ne perdiamo quindi ogni giorno ed ogni giorno li ripristiniamo con nuovi. Il fatto che ne cadano in quantità non deve, in termini assoluti, allarmare. E’ normale che gli individui con chiome più folte perdano più capelli. Tuttavia in condizioni normali è alto anche il numero dei capelli che nascono.

Il problema subentra quando il bilancio è in passivo, cioè quando l’equilibrio si rompe ed il numero dei capelli caduti supera quello dei capelli nati. In questo caso (alopecia) la capigliatura si impoverisce progressivamente e si parla di calvizie, condizione irreversibile.

Il termine alopecia deriva dal greco alopex, che significa volpe e fa riferimento alla perdita del pelo che l’animale subisce al sopraggiungere della stagione calda.

 

alopecia

 

ALOPECIA: LE CAUSE

Le cause che possono portare all’alopecia sono molteplici. Vediamo le più frequenti.

LA MALATTIA

La condizione di malattia che può affliggere l’organismo, mette a dura prova i nostri sistemi di rigenerazione. Immaginiamo il corpo di una persona, osservato nella sua prospettiva più completa, impegnato nella guarigione da un disturbo di gravità significativa. E’ logico pensare che sceglierà di destinare tutte le proprie risorse (in termini di energie e anche di elementi strutturali) alla guarigione.

Per questioni strettamente connesse al budget le risorse non vengono distribuite a pioggia. Ma il corpo sceglie di destinarle in ordine di priorità.

Capelli e unghie sono fra le prime strutture a risentire di queste decisioni. L’anemia è un esempio tipico. Chi soffre di anemia ha più possibilità di perdere i capelli. Anche alcune patologie della tiroide, il diabete e alcune infezioni possono avere questa conseguenza.

LA CHEMIOTERAPIA

Un caso particolare è quello della chemioterapia. In questo caso non la malattia (il tumore) ma la terapia agisce in maniera tossica per il bulbo pilifero.

Vi spiego perché. I farmaci somministrati per la terapia del cancro hanno lo scopo di uccidere le cellule che ne assumono maggiori quantità. Questo per intercettare principalmente le cellule tumorali (che sono in proliferazione incontrollata).

Incidentalmente, le cellule dei follicoli piliferi sono fra quelle più attive. Captano dunque dosi elevate di chemioterapici. E questo le danneggia.

Anche se si sono realizzate apparecchiature che riducono l’impatto della chemioterapia sulla chioma, l’effluvio resta ancora uno dei suoi effetti collaterali più evidenti.

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LE PATOLOGIE DEL CUOIO CAPELLUTO

Un discorso particolare è necessario per le patologie del cuoio capelluto, come le dermatiti e le micosi.

La presenza di quantità eccessive di grasso cutaneo (seborrea) conseguente allo stato irritativo infiamma i follicoli e porta alla caduta della chioma. Questo fenomeno è definito alopecia seborroica.

SQUILIBRI ALIMENTARI

Anche i fattori di squilibrio nell’ alimentazione possono agire in questo senso.

In particolare una dieta povera in vitamine (specialmente quelle del gruppo B), in aminoacidi solforati (di cui è ricca la cheratina) e in sali minerali.

Per migliorare la situazione è consigliabile arricchire la dieta con cereali (in particolare l ‘avena) e la frutta secca. Può essere utile assumere integratori a base di olio di semi di lino.

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GLI ORMONI

Le cause ormonali sono le più frequenti.

Gli ormoni maschili (il testosterone, in particolare) sono indirettamente responsabili della caduta dei capelli. Questa è la ragione per la quale i capelli cadono molto più di frequente agli uomini, mentre l’ alopecia femminile è relativamente meno diffusa.

 

ALOPECIA ANDROGENETICA

A livello dei follicoli sono presenti recettori per gli androgeni, in particolare nelle zone corrispondenti alla sommità del capo e alle tempie. Queste sono, infatti, le aree in cui i capelli diradano precocemente nei maschi.

Il testosterone, legandosi a queste strutture, stimola la produzione di sebo da parte del cuoio capelluto e il suo eccesso irrita i bulbi piliferi. Ha così inizio una serie di eventi che termina con la caduta dei capelli. In questo caso si parla quindi di alopecia androgenetica.

L’ alopecia androgenetica colpisce il 70% circa degli uomini. La predisposizione genetica conta: alcune persone hanno infatti una maggiore sensibilità all’azione degli ormoni androgeni.

Anche l’organismo femminile produce una piccola quantità di testosterone. Se, per cause patologiche, la sua concentrazione è eccessiva, i follicoli situati  a livello del cuoio capelluto vengono danneggiati. I capelli possono, in questo caso, cadere.

Le zone colpite dall’ alopecia femminile sono diverse, perché diversa è la localizzazione dei recettori per gli ormoni maschili. Le donne tendono a perdere prima i capelli prossimi all’attaccatura.

La cura dell’ alopecia androgenetica è la terapia ormonale, mirata alla disattivazione dei recettori per il testosterone.

 

ALOPECIA AREATA

In alcuni casi l’ alopecia viene perpetrata dal corpo stesso, anche se involontariamente. Le cause dell’ alopecia areata sono da cercare nel ben noto fenomeno dell’ autoimmunità. I capelli cadono a chiazze, lasciando aree completamente glabre confinanti con zone in cui la capigliatura è normale. Da qui l’aggettivo areata (ad aree).

 

LA CURA DELL’ ALOPECIA AREATA

Qualche giorno fa è stata pubblicata una notizia incoraggiante per tutti coloro che soffrono di alopecia areata.

Si è osservato che i linfociti T-regolatori, una tipologia di cellule di difesa, possono opporsi alla caduta dei capelli. Si tratta di soldati della nostra difesa che hanno il compito di sventare attacchi di fuoco amico, quelli tipici della malattia autoimmune.

Nuove prospettive terapeutiche si sono così aperte.

 

ALOPECIA PSICOGENA

Lo stress impatta in maniera notevole sulla salute dei capelli. Forti traumi psicologici possono causare la transitoria perdita della chioma.

Circostanze particolarmente dolorose possono mettere in circolo grandi quantità di cortisolo, che danneggiano i follicoli piliferi.

Fra le donne famose che hanno sofferto di alopecia, ne ricordiamo una in particolare. Molti di voi saranno stati colpiti, a suo tempo, dalle immagini della principessa Caroline di Monaco calva, nel giardino della sua casa in Provenza. L’erede dei Grimaldi si ammalò di alopecia dopo la scomparsa dell’adorato marito, Stefano Casiraghi.

 

CHI CURA L’ ALOPECIA

Lo specialista che si occupa della salute dei capelli, e quindi quello cui fare riferimento in caso di alopecia, è il dermatologo. Meglio se specializzato in tricologia.

E’ possibile intervenire arginando il problema con diverse metodologie:

  • terapia farmacologica
  • trattamenti laser
  • trapianto.

Nei casi in cui è possibile, la prevenzione è lo strumento migliore. Seguire un’alimentazione equilibrata, non fumare ed evitare l’uso di prodotti aggressivi sono elementi importanti per proteggere il benessere dei capelli. Indossare protezioni durante l’esposizione diretta ai raggi solari (o prodotti cosmetici schermanti) evita possibili scottature, dannose per il cuoio capelluto e per la salute dei capelli.

Infine, non è vero che tagliando i capelli  li rinforziamo. Abbiamo semplicemente rimosso la parte più “vecchia” e rovinata e quindi il loro aspetto è migliore.

 

(Post aggiornato il 12 febbraio 2017)