farmaci carenti costituiscono un problema sempre aperto.

Malgrado le iniziative del Ministero della Salute, benché sia stato istituito il Tavolo Tecnico delle Indisponibilità, che riunisce tutti gli stakeholder del farmaco, continuano ad esserci farmaci irreperibili.

Vi dico solo che l’articolo in assoluto più letto del mio blog è quello sui farmaci introvabili.

Ma la buona notizia è che, per un’emergenza di carenza che si profila all’orizzonte, un’altra si risolve. La nostra agenzia del farmaco monitora costantemente la situazione per individuare possibili segnali di carenza e intervenire tempestivamente.

FARMACI CARENTI: LE CAUSE

Il fenomeno delle carenze (noto anche come shortage) è motivato anche da questioni legate alla gestione del ciclo di vita del farmaco.

Si possono verificare problemi nella produzione, oppure gli enti regolatori possono emettere disposizioni restrittive rispetto all’autorizzazione all’immissione in commercio concessa a suo tempo. Ricordiamo, a questo proposito, la sospensione cautelativa degli antiacidi a causa di una contaminazione del processo produttivo (il caso delle nitrosammine).

O, in altre circostanze, può subentrare un aumento della richiesta di un determinato prodotto.

È accaduto durante la pandemia con diversi farmaci. Prima l’idrossiclorochina, per la quale ci fu un incremento della domanda tale da costringere l’azienda (Sanofi) ad espandere le linee produttive. Poi con l’azitromicina, l’antibiotico con caratteristiche di immunosoppressore che, prima di rivelarsi molto poco efficace, ha catalizzato l’attenzione della comunità scientifica.

E con tutta la schiera di molecole che sono state utilizzate a scopo sperimentale per trattare la polmonite da COVID-19 e le sue complicanze.

FARMACI INDISPONIBILI: PERCHÈ?

Diverso il discorso delle indisponibilità, che riguardano i fenomeni speculativi di compravendita di farmaci da Paesi UE dove hanno un prezzo minore verso Paesi dove il prezzo è maggiore.

Si tratta di casi isolati, che si basano su un meccanismo consentito dalla legge (l’importazione parallela) e che vengono tenuti sotto controllo. In presenza di una emergenza sanitaria, vengono bloccate le esportazioni di farmaci contingentati, in maniera che i pazienti possano avere accesso alle cure.

Complessivamente, i medicinali carenti e quelli indisponibili costituiscono il gruppo dei farmaci irreperibili.

FARMACI CARENTI: LE SOLUZIONI

Ogni caso di carenza viene gestito singolarmente, in base al tipo di richiesta e alle caratteristiche dell’irreperibilità.

A volte viene attivata una procedura di importazione parallela. Si tratta di una soluzione che comunque richiede tempo e che può realizzarsi solo nella misura in cui il farmaco richiesto è disponibile in altri Paesi UE.

In altri casi vengono predisposte soluzioni per l’ottimizzazione delle scorte.

Oppure il medico o il farmacista consigliano un farmaco alternativo, un generico o un biosimilare (se disponibili) o lo switch verso un altro medicinale.

LA GALENICA: UNA SOLUZIONE ALLE CARENZE DI FARMACI

Quando le materie prime con cui viene prodotto il farmaco sono disponibili e la preparazione è facilmente allestibile nel laboratorio di una farmacia, la carenza può essere risolta con la preparazione galenica.

Tutte le farmacie dispongono di un laboratorio galenico, nel rispetto della normativa, ma solo alcune effettuano preparazioni non basilari.

Se cercate un farmaco carente o indisponibile, chiedete al vostro medico di indicarvi una farmacia vicina che esegue preparati magistrali.

Da farmacista, trovo la galenica molto interessante. L’idea che un collega possa allestire medicinali nel proprio laboratorio, che possa riunire le competenze del preparatore e del dispensatore mi sembra molto fascinosa.