
Comunicazione paraverbale e non verbale: oltre le parole
Leggendo di temi legati all’interazione parlata e al public speaking, avrai certamente sentito parlare di comunicazione paraverbale. Ma di cosa si tratta?
Ti faccio una domanda che può aiutarti a capire ciò di cui sto parlando. Immagina di essere in procinto di partecipare ad una riunione di lavoro durante la quale dovrai tenere un intervento. Cosa farai? Ti concentrerai solo su quello che dovrai dire, pensando alla scelta delle parole più adatte? Oppure penserai al complesso della tua performance, progettando anche quella che sarà la tua postura, gli abiti che indosserai, la gestualità con cui esprimerai i concetti che hai deciso di enunciare?
In vista di una presentazione aziendale capita di focalizzarsi così tanto sulla stesura del discorso da non riuscire a pensare ad altro. Eppure, così facendo, rinunciamo ad usare molte altre risorse.
Il fatto è che gli studi sulle neuroscienze dimostrano che noi comunichiamo molto poco attraverso ciò che diciamo rispetto a quanto non facciamo attraverso come lo diciamo (quella che viene definita comunicazione paraverbale) e con l’atteggiamento che assumiamo (ovvero ciò che i testi indicano come comunicazione non verbale).
Ecco 3 consigli per sfruttare appieno tutti gli strumenti a nostra disposizione:
💼 Scegli con cura l’abbigliamento: un tailleur pantalone può aiutare a trasmettere un’impressione di potere (è il power dress ideale per creare questa particolare suggestione), un abito di fattura morbida può essere più adatto a suscitare comprensione ed empatia;
🤫 Stabilisci dove inserire pause nel tuo discorso: ti aiuterà a richiamare l’attenzione sui passaggi strategici;
🙂 Sii consapevole della tua gestualità: mentre parli, tieni le mani lontane dalla bocca e lo sguardo aperto verso gli interlocutori.
Questo contenuto è parte del progetto “Trova le tue parole”, il format che ho ideato per l’estate e che si propone di fornire strumenti base per la comunicazione professionale e sociale.
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