Il nuovo Istituto Superiore di Sanità punta sulla ricerca e sul technology transfer che la trasla al paziente.

E’ stato presentato ieri dal presidente Walter Ricciardi e dal DG Angelo Del Favero il nuovo Istituto Superiore di Sanità (ISS). Nasce dall’intensa opera di riorganizzazione e messa in sicurezza dei conti promossa da Ricciardi dall’epoca del suo insediamento in ISS nel 2014.

Per sua stessa dichiarazione la mission principale di ISS rimane la tutela della salute pubblica, con la priorità di mantenere vitale il nostro Servizio Sanitario Nazionale, in affanno negli ultimi tempi. Allo scopo, afferma Ricciardi  “abbiamo realizzato un Istituto al passo con i tempi”, il più grande Istituto di Sanità Pubblica in Italia e in Europa, che dà lavoro a 2.500 persone. Doverosa una puntualizzazione sulla questione dei lavoratori precari, tema rispetto al quale il Presidente ha espresso in più occasioni la propria amarezza, e che dovrebbe essere in parte risolto dal decreto Milleproroghe.

Ecco i principali cambiamenti.

La struttura organizzativa sarà più snella e più interconnessa trasversalmente per favorire la multidisciplinarietà. Le stime dicono che il nuovo assetto farà risparmiare circa due milioni l’anno, che verranno reinvestiti in salute. La nuova struttura tecnica-operativa nasce dalla pre-esistente, rielaborata per essere più efficiente. Parliamo di 6 dipartimenti, 16 centri nazionali, due centri di riferimento ed un Organismo notificato che entrerà a far parte degli organismi demandati al rilascio di certificazione CE. Creati i nuovi centri per la Valutazione delle Tecnologie Sanitarie e delle Tecnologie innovative in Sanità Pubblica, un Centro Nazionale per l’Eccellenza Clinica, la Qualità e la Sicurezza delle cure ed un Centro per la Telemedicina.

Il sostegno alla ricerca sarà più forte. Arriveranno più risorse, già 35 milioni per il 2017. A questo scopo sono stati allestiti due Grant Office. Uno in rete con le strutture IRCCS, per assistere i ricercatori nel reperimento dei bandi di ricerca ed un Grant Office technology transfer per le procedure di brevettazione. In questo modo la ricerca sarà finanziata in maniera più efficiente ed avrà una finalizzazione migliore. Questo dovrebbe accorciare i tempi che intercorrono fra una scoperta e la sua industrializzazione, cioè il momento in cui i suoi risultati sono davvero disponibili per il paziente.

Il nuovo ISS avrà una caratterizzazione internazionale più forte, per avere più possibilità di reperire finanziamenti da destinare alla ricerca. E svilupperà progetti in partnership con il privato. In questo framework rientra l’accordo con ENI per la protezione della salute delle squadre di operatori impegnate nelle trivellazioni all’estero e della cittadinanza locale.

In seguito al riassetto l’Istituto Superiore di Sanità dedicherà maggiore spazio alla comunicazione, anche nei canali social. Istituita una newsletter (clicca per iscriverti) per restare informati su aggiornamenti ed iniziative in materia di salute.