Il glaucoma è una malattia che colpisce l’occhio e che, se non trattata tempestivamente, porta alla riduzione del campo visivo.

Ricordate il calciatore olandese di colore, veloce ed energico che mieteva successi con la sua squadra, la Juventus, qualche anno fa? È rimasto in mente anche a chi, come me, non segue il calcio per via di un dettaglio, un accessorio che lo rendeva facilmente riconoscibile: gli occhiali.

È strano vedere un atleta gareggiare con gli occhiali. All’epoca pensavo che si trattasse di un difetto di rifrazione tale da rendere necessario l’uso delle lenti anche durante le partite. Ma non era esatto.

Cos’è il glaucoma

Edgar Davids soffriva di glaucoma, una malattia degli occhi difficile da diagnosticare tempestivamente.

Nel suo caso, il disturbo ha reso necessario la chirurgia e la convalescenza post-operatoria ha richiesto occhiali protettivi. L’esperienza ha poi preso una svolta fashion. La sua immagine era così legata all’uso di questo accessorio dal design particolare che Davids ha continuato a indossare occhiali anche quando non ne aveva più necessità, anche per ragioni legate alle sponsorizzazioni.

La diagnosi di glaucoma ha creato problemi alla carriera di Edgar Davids. La terapia del glaucoma prevede la somministrazione di un collirio a base di prostaglandina, una sostanza che avrebbe potuto determinare la positività ai controlli antidoping.

La situazione si semplificò con l’intervento, nel 1999. I medici che lo seguivano optarono per la chirurgia quando la sua vista subì un deterioramento improvviso.

Glaucoma: cosa colpisce

Il glaucoma è una malattia causata da una pressione eccessiva all’interno dell’occhio.

All’interno del bulbo oculare, fra la cornea (una struttura completamente trasparente che riveste anteriormente iride e pupilla) ed il cristallino (la nostra lente naturale) è presente un liquido, noto come umor acqueo, che ha funzioni di nutrimento dei tessuti locali e dà forma e volume all’occhio. Questo fluido, che contiene sali e proteine, subisce un continuo ricambio.

Viene sintetizzato da una struttura anatomica che si trova dietro l’iride (il corpo ciliare) e riassorbito dal trabecolato, una struttura localizzata fra la sclera (la parte bianca dell’occhio) e la cornea.

Il volume di umor acqueo presente all’interno dell’occhio è quindi il risultato di un equilibrio fra la quantità di fluido che entra e quella che esce. Tanto ne entra quanto ne deve uscire. Almeno in condizioni fisiologiche.

Quando i canali di uscita sono otturati, il liquido continua ad entrare ma non può uscire e si accumula. In questo modo la sua pressione aumenta, schiacciando la retina e danneggiando a ritroso, anche il nervo ottico.

Essendo entrambe strutture nervose, una lesione potrebbe determinare conseguenze irreversibili. La vista persa a causa del glaucoma trascurato non può essere completamente recuperata.

Glaucoma e cataratta

Studi recenti indicano come causa del glaucoma il malfunzionamento di alcuni importanti organelli della cellule dell’occhio: i mitocondri, le centrali energetiche della cellula. Sarebbe la conseguenza dell’accumulo dei radicali liberi nella cellula.

Un fenomeno, quello dello stress ossidativo, connesso con i fenomeni legati all’invecchiamento: non a caso il glaucoma è una patologia che colpisce prevalentemente gli anziani.

Il glaucoma è la seconda causa di cecità, dopo la cataratta.

Glaucoma: cosa provoca e come si manifesta

È possibile contrastare la perdita della vista purché la diagnosi sia precoce.

E questo è lo snodo cruciale della questione.

La porzione di retina che viene inizialmente colpita è quella che sovrintende alla vista laterale, superiore e inferiore, cioè ai margini del campo visivo. Per questo è difficile che il paziente se ne accorga tempestivamente.

Come si diagnostica? Per individuare precocemente il glaucoma e prevenire danni permanenti è quindi consigliato sottoporsi alla misurazione della pressione oculare una volta l’anno, dopo i 40 anni, nell’ambito di una visita oculistica completa.

 

GLAUCOMA

 

I fattori di rischio

I fattori che aumentano il rischio di sviluppare il glaucoma sono:

  • la familiarità
  • la miopia grave
  • le terapie di lungo termine con i farmaci cortisonici.

Chi ha il glaucoma può prendere il cortisone? Chi soffre di glaucoma deve consultarsi con il proprio oculista prima di assumere farmaci cortisonici.

Inoltre, la misurazione della pressione oculare (tonometria) è consigliata a tutti coloro che soffrono di alterazioni del campo visivo.

Glaucoma: come curarlo

Le novità della ricerca hanno aperto la strada a nuove, possibili terapie. In particolare un antiossidante già noto per essere utilizzato nell’industria cosmetica, il Q10, formulato come collirio.

Già approvato anche il collirio a base di citicolina.

Entrambi i prodotti sono complementari rispetto alla terapia tradizionale, il collirio a base di prostaglandina: ne migliorano l’efficacia, non la sostituiscono.

È anche in arrivo una versione potenziata della terapia tradizionale, con la PG associata all’ossido nitrico, che ne aumenta l’efficacia.

Glaucoma: quando operare

Nei casi in cui, a causa del fatto che la terapia non funziona oppure la diagnosi è stata posta tardivamente, la chirurgia può essere un’opzione irrinunciabile.

L’intervento riapre i canali otturati, lasciando defluire l’umor acqueo e consentendo il mantenimento dell’equilibrio pressorio. Per la sua azione promotrice del corretto passaggio del liquido intraoculare, questa chirurgia viene definita filtrante.

Oggi l’intervento chirurgico viene effettuato tramite la tecnica laser (trabeculoplastica laser selettiva, TLS).

La chirurgia tradizionale è riservata ai casi in cui:

  • la terapia tradizionale non riesce a controllare la pressione dell’occhio
  • la chirurgia laser non ha funzionato.

Nuove terapie

La recente approvazione di cenegermin, il collirio sviluppato da Dompè a partire dalla sostanza la cui scoperta è valsa a Rita Levi Montalcini il premio Nobel, per la cheratite neurotrofica, ha aperto un varco per possibili applicazioni in altre patologie oculari. Una di queste è il glaucoma. Attendiamo gli sviluppi.

 

(Photo credits: juventusnews.eu)