I dispositivi medici inaugurano il capitolo della salute digitale.

Un capitolo che porterà, a fronte di investimenti comunque ingenti, grandi vantaggi nel contenimento della spesa sanitaria.

 

Dispositivi medici indossabili: la tecnologia

Con l’espressione wearables si intende la categoria dei dispositivi medici indossabili.

Si tratta di dispositivi da applicare con modalità differenti sul corpo e che sintetizzano sistemi computerizzati e tecnologie di elettronica sofisticata. Si tratta spesso anche di oggetti di design che svolgono funzioni compatibili con le più recenti innovazioni tecnologiche.

Sono congegni nati dalla più recente delle rivoluzioni. Dopo Internet, quella di Internet of Things (IoT), ossia l’estensione della rete all’universo delle cose, è la scoperta più dirompente.

Attraverso questa tecnologia siamo in grado di fare comunicare gli oggetti che ci circondano (elettrodomestici, mobili,…) fra loro. Nell’universo IoT, essi acquisiscono la capacità di dialogare come se fossero collegati attraverso una rete.

E’ possibile identificare molte analogie con il network che, nel web, connette le persone. Qualcosa di molto simile alla modalità con cui funzionano i telefoni cellulari.

Internet of Things cambierà radicalmente il nostro modo di vivere: abiteremo in case smart (dotate di domotica sofisticata), ci muoveremo in città molto furbe e riceveremo forniture energetiche attraverso smart grids.

 

Dispositivi medici indossabili: cosa sono

Traslato nel mondo della salute, questo significa che presto avremo flaconi di medicinale che suonano per avvertirci che dobbiamo assumere la dose prestabilita di farmaco. Un bell’incentivo al miglioramento dell’aderenza terapeutica…

Leggi l’approfondimento sull’importanza dell’aderenza terapeutica.

Tutto questo dovrebbe andare anche a favore del risparmio energetico, abbattendo i costi e riducendo le emissioni di anidride carbonica.

Le possibili applicazioni di IoT per quanto riguarda i dispositivi indossabili sono numerose e vantaggiose. A chi pratica sport assiduamente non sarà sfuggita la possibilità di avvalersi di orologi intelligenti. Modelli come il fitbit, che misurano i percorsi compiuti, rilevano il battito cardiaco, segnalano la posizione nello spazio. Wearables che inviano notifiche motivazionali durante il fitness e che hanno lo scopo di migliorare la performance sportiva (neuropriming).

 

Dispositivi medici per la salute digitale

Alla stessa maniera, i sistemi che calcolano l’apporto calorico derivante dai cibi che mangiamo sono ormai capillarmente diffusi.

Meno conosciuti, invece, i dispositivi medici indossabili che fanno riferimento alla salute digitale. Oggi abbiamo a disposizione strumenti e apparecchiature per la digital health che effettuano procedure diagnostiche, terapeutiche e di monitoraggio dei pazienti.

 

Dispositivi medici per indagini cliniche

Ma i vantaggi della tecnologia digitale non si limitano all’utilizzo nel tempo libero (anche se specifico).

Oggi i pazienti hanno a disposizione dispositivi medici per indagini cliniche. Come quelli destinati ai pazienti asmatici, che possono rivelare quando sta sopraggiungendo un attacco o addirittura prevenirlo.

Questi strumenti sono composti da meccanismi separati ma interagenti:

  • Un bracciale che rileva il tasso di umidità, di ozono e di allergeni ambientali presenti nell’aria (ossia, i fattori di rischio dell’asma).
  • Un cerotto da applicare sul torace, che rileva i movimenti, la frequenza respiratoria e cardiaca, la saturazione nel sangue, l’impedenza cutanea ed il sibilo bronchiale dei pazienti.
  • Uno spirometro che, rileva la capacità respiratoria e segnala eventuali anomalie (anche al medico curante).

 

Dispositivi medici elettromedicali

I rami dell’ingegneria che di occupano di nanotecnologie sono impegnati nella progettazione di wearables in grado di rilevare stimoli di tipo sia biochimico che elettrico. Dispositivi medici che effettuano un elettrocardiogramma e individuano eventuali parametri del sangue compatibili con un infarto recente o in atto (come LDH, lattato de-idrogenasi).

Defibrillatori automatici indossabili sotto ai vestiti di tutti i giorni, producono un monitoraggio 24/7 dell’attività cardiaca. Se necessario, in condizioni di emergenza, possono rilasciare una scarica elettrica per ripristinare il battito cardiaco. Se rilevano irregolarità nel battito, vibrano ed emettono un suono di allarme.

 

Dispositivi medici indossabili e engagement del paziente

La partnership di successo fra la digital innovation company italo-britannica Qwince e l’azienda di healthcare Cardiocity, ha prodotto risultati interessanti. In particolare per quanto riguarda il coinvolgimento del paziente durante la terapia. Sappiamo che l’engagement del paziente è una condizione fondamentale per la sua responsabilizzazione. Determinante per il buon esito dei trattamenti.

Leggi l’approfondimento su salute digitale ed engagement del paziente.

Uno dei dispositivi medici prodotti dalla partnership Qwince-Cardiocity è RhythmPad. Si tratta di un dispositivo medico indossabile sotto i vestiti in grado di effettuare un elettrocardiogramma in 30 secondi. Un algoritmo inserito nel software del sistema analizza la rilevazione e segnala estemporaneamente eventuali anomalie.

 

Dispositivi medici per gli occhi

Se pensiamo al supporto che può derivare dalla tecnologia IoT per i pazienti che soffrono di deficit sensoriali, la nostra attenzione viene legittimamente galvanizzata. L’innovazione digitale offre soluzioni che supportano le persone che hanno grossi impedimenti alla vista, dispositivi medici di ausilio per gli occhi destinati agli ipovedenti.

Si tratta di dispositivi delle dimensioni di un paio di occhiali, applicabili sulla testa. Comprendono una telecamera digitale HD e funzionano in modalità wireless lasciando alla persona che li indossa completa libertà di movimento. Osservano la realtà e la descrivono in maniera dettagliata, fornendo al paziente tutti gli strumenti per orientarsi.

 

Dispositivi medici per il dolore cronico

Il dolore cronico è una condizione di notevole impatto negativo sulla vita dei pazienti. Per le pesanti ripercussioni sulla qualità della vita, può portare all’abuso di farmaci antidolorifici, fino alla configurazione di vere e proprie dipendenze.

Per questa ragione, dispositivi medici applicabili in corrispondenza della zona da trattare e capaci di ridurlo del 60-65% senza somministrazione di farmaci sono estremamente interessanti. Questi wearables emettono campi elettromagnetici di bassissima intensità. Contribuiscono a lenire il dolore (trattamento del sintomo) ripristinando i tessuti danneggiati (trattamento delle cause).

Un sottoinsieme di questa categoria è costituito dai dispositivi medici per il trattamento non farmacologicodella nevralgia del trigemino.

 

Dispositivi medici combinati con farmaci

Attraverso i dispositivi medici indossabili è anche possibile somministrare farmaci.

Pazienti diabetici possono utilizzare wearables per il controllo della glicemia. E iniettarsi insulina attraverso speciali microaghi. Questi sistemi sono stati progettati e sviluppati con il supporto delle nanotecnologie.

Un altro esempio di somministrazione di farmaci attraverso l’uso di dispositivi medici è rappresentato dai sistemi transdermici che rilasciano composti attivi contro emicrania. Il farmaco più utilizzato è il sumatriptan, molecola appartenente alla categoria dei triptani, antagonisti della serotonina. Formulati in idrogel, vengono liberati secondo uno schema che comincia con una dose d’attacco. Successivamente, i livelli ematici di triptano vengono monitorati per il dosaggio personalizzato del farmaco.

Leggi l’approfondimento sull’emicrania.

 

Dispositivi medici per le cronicità

La gestione delle malattie croniche rappresenta una sfida per il presente. Il miglioramento delle terapie per le gravissime malattie che un tempo uccidevano rapidamente ha portato all’aumento dei casi di cronicità. Molti tumori un tempo mortali oggi vengono trattati con successo e diventano per il paziente una condizione compatibile con la vita.

I dispositivi medici possono essere di grande aiuto per monitorare malattie croniche anche nel settore delle neurologia. Ad esempio bracciali per la rilevazione dei primi segni di una crisi epilettica. O sensori di vario genere per la salute in movimento, la cosiddetta mobile health (mHealth) e molto altro. A comporre un mercato che raggiungerà i 28 miliardi di dollari nel 2022.

Nei paesi nord europei lo sviluppo delle tecnologie di salute digitale una priorità assoluta nei programmi politici e sociali. Anzitutto a causa del progressivo innalzamento dell’età media della popolazione. Fenomeno che porterà ad avere un sempre maggiore numero di assistiti anziani, statisticamente più coinvolti dalle patologie croniche e legate all’età.

 

La salute digitale

A fronte di un atteggiamento particolarmente entusiastico da parte di ricercatori e utenti, che vedono soddisfatto il loro desiderio di emancipazione anche culturale (per quanto possibile), i medici sono ancora scettici.

Il trasferimento dei poteri al paziente comporterà dei costi, ma che saranno certamente inferiori rispetto al risparmi nelle spese connesse alla sanità pubblica. Da un lato il trasferimento di un certo numero (importante) di procedure diagnostiche, terapeutiche e di monitoraggio alleggerirà le strutture pubbliche. Tuttavia, dall’altro lato, è necessario sensibilizzare accuratamente i pazienti sui rischi che il monitoraggio a distanza (remote monitoring) comporta. Sarà necessario formarli sull’importanza della corretta comprensione dei meccanismi di impiego dei dispositivi medici.

La trasformazione del rapporto fra medico e paziente preoccupa, infatti, anche in termini di sicurezza.

 

Big data

Un altro problema connesso al monitoraggio a distanza è la gestione dei dati (big data, in questo caso) nel rispetto della privacy dei pazienti.

La questione è al vaglio degli organismi competenti ed al centro delle valutazioni di tutte le parti interessate, tuttavia non è ancora giunta a conclusioni precise o normative di regolazione.