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Polio: aperto un corridoio a Gaza per la vaccinazione

E’ stato previsto una sorta di corridoio umanitario (i comunicati delle parti si guardano bene dal parlare di “tregua”) per consentire agli operatori sanitari di vaccinare la popolazione della Striscia di Gaza contro la polio.

La poliomielite è una malattia di origine virale (Poliovirus, genere Enterovirus) che interessa i neuroni che originano dal midollo spinale e che sono coinvolti nei processi motori. Nei casi più severi, la paralisi che ne deriva è estesa e colpisce tutti e 4 gli arti (tetraplegia). La forma bulbare attacca i centri del respiro: in questi casi, i pazienti che sopravvivono alla patologia devono essere supportati per tutta la vita con ausili respiratori.

La polio che, ricordiamo, era vicina all’eradicazione, anche grazie all’attuazione della strategia di eradicazione della Global Polio Eradication Initiative (GPEI) 2022-26 e che ora ritorna al centro delle cronache nel contesto di guerra mediorientale. Dai primi anni 2000 l’Italia è fra i Paesi polio-free e nel nostro Paese la vaccinazione viene eseguita utilizzando il vaccino inattivato. Malgrado ciò, presso il Ministero della Salute viene conservata una scorta di vaccino attivo come misura precauzionale in caso di emergenza e importazione del virus.

La World Health Organization (WHO) stima che, a causa delle pessime condizioni di igiene, delle temperature elevate e della malnutrizione nei territori interessati dal conflitto è a rischio la vita di 640.000 bambini non immunizzati sotto i 10 anni.

Com’è noto, infatti, la trasmissione del virus avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminati e il contatto con le goccioline di saliva emesse (con tosse e starnuti) dai portatori.

L’immagine (credits: Avvenire) ritrae un piccolo paziente di 11 mesi colpito dalla polio e dalla conseguente paralisi di uno degli arti inferiori. I bambini al di sotto dei 3 anni sono i principali bersagli del virus, che può tuttavia infettare persone di tutte le età.

Nella Striscia sono arrivate più di 1,6 milioni di dosi di vaccino.