Cosa meglio di Instagram per far crescere il blog in maniera armoniosa e articolata, espandendosi nelle direzioni funzionali ad uno sviluppo coerente?

WELLNESS4GOOD ha, fin dall’inizio della sua (ancor breve) storia, canali di comunicazione social piuttosto articolati. Attraverso l’account Twitter il blog trova ampia espressione nella realtà dei social media.

L’estensione della dimensione social risponde alle esigenze di completezza che un blog scientifico merita. Se WELLNESS4GOOD sta crescendo, lo deve fare in maniera armoniosa e articolata, espandendosi in tutte le direzioni funzionali ad uno sviluppo coerente. Niente è meglio di un’apertura al social più “immaginifico”, Instagram. Ricco di immagini, colori, sensazioni.

Come crescere su Instagram? Pubblicando fotografie non strettamente riconducibili alla scienza. Niente dissezioni di organi o strumentazione medica allegramente esposta. A mio parere un blog che scrive di farmaci può svilupparsi su Instagram postando spunti di riflessione sui temi che tratta.

Cosa pubblicare, allora? Paesaggi, pagine di libri significativi, persone. Tutto ciò che può servire a comprendere il valore dei farmaci, la loro importanza sociale, le ripercussioni del loro uso nella nostra vita.

 

INSTAGRAM: NON SOLO NUMERI

La divulgazione scientifica è per sua natura incline al numero e, anche se in misura minore, alla parola. Il numero è lo strumento principale usato da chi vuole comunicare la scienza. E’ un dato e (nella misura in cui ottenuto in maniera da assecondare i principi del metodo scientifico):

  • inconfutabile
  • oggettivo
  • conciso.

Va da sé che numeri e parole questi siano gli strumenti logico-linguistici più utilizzati per parlare di scienza al pubblico.

In realtà, non sono necessariamente i più efficaci. Per la comunicazione personale usiamo poco i numeri. Normalmente preferiamo farvi ricorso solo se strettamente necessario e in misura limitata.

Io sono convinta che troppi numeri annoino e confondano. Che mediamente impegnino così tanto la mente da ridurre la concentrazione su tutto ciò che viene scritto a margine.

Quando il numero non è funzionale al discorso, preferisco ometterlo. Allora scelgo di:

  • citarlo come ordine di grandezza, per dare l’idea
  • aggiungere un link di riferimento a cui il lettore può trovare tutti i dati di riferimento.

E’ più efficace e minimizza le soluzioni di continuità nella narrazione. In ogni caso, non più di un numero (che deve essere di importanza strategica per la comunicazione) per post.

 

IL POTERE DELLA PAROLA

Le parole, invece, sono tutta un’altra cosa. Con queste è più piacevole dilettarsi, vista la duttilità della nostra lingua, grandiosa nelle possibilità di espressione che offre.

Con i vocaboli si può scendere nel dettaglio e nella profondità (anche emotiva) dei discorsi, attraverso:

  • la modulazione dei toni
  • l’uso della punteggiatura
  • la scelta della lunghezza delle frasi
  • il ricorso ad una terminologia più o meno specifica.

Le parole sono lo strumento per arrivare al cuore delle questioni e delle persone. Coordinano il discorso, orientano il racconto, costituiscono il tessuto nella cui trama è possibile ricamare principi scientifici e dati.

Non dimentichiamo che Instagram è anche storytelling, anche se di accompagnamento all’immagine. Riflettere su cosa scrivere, quali hashtag scegliere, è già un’operazione strategica. Costringe a mettere a fuoco da subito l’obiettivo del post. A individuare chiaramente cosa vuoi comunicare al tuo pubblico.

 

INSTAGRAM E’ IL FASCINO DELLE IMMAGINI

Mancava una tessera nel mosaico delle forme di espressione del blog, quella visual. A cosa serve Instagram se non ad assecondare un’esigenza di comunicazione?

Il numero informa sulla dimensione della questione, le parole introducono, raccontano e concludono il pensiero. Esiste la possibilità di riassumere tutto in un’immagine che veicoli il concetto (senza ovviamente sostituire gli altri due strumenti) in maniera immediata ed efficace?

 

Instagram

 

INSTAGRAM: BUSINESS AS USUAL

Le immagini servono esattamente a questo. Il fermo su un fotogramma rende bene il racconto di una scena, la gerarchia dei personaggi (a seconda della loro posizione reciproca e rispetto allo sfondo), l’intensità emotiva. Allo stesso modo un post grafico può essere utile a comprendere il senso di ciò che l’articolo scientifico divulgativo vuole comunicare.

Parlando un linguaggio semplice, estemporaneo e universale, facendo riferimento alla simbologia delle immagini, il post grafico risulta essere un ottimo espediente per veicolare un messaggio in modo efficace e veloce.

Per garantire al blog questa ulteriore (preziosa) forma di espressione, ho così deciso di “lanciarlo” sulla piattaforma di Instagram. Da oggi troverete le pillole di salute di WELLNESS4GOOD anche su questo canale. Veniteci a trovare!