Ciò che si verifica nel caso in cui il cervello sia leso da un ictus o da una patologia degenerativa (Morbo di Alzheimer, Malattia di Huntington) è estremamente interessante dal punto di vista farmacologico-molecolare, in funzione dello studio di nuove terapie.

COSA AVVIENE:

Si libera una serie di molecole che provocano neurotossicità e peggiorano la situazione, instaurando un quadro infiammatorio. Il risultato di questa escalation di eventi è la morte cellulare.

PERCHE’:

I neuroni muoiono perché, superata una determinata soglia di danno, imboccano volontariamente la strada della morte programmata per autodistruzione. Questo fenomeno è definito apoptosi, termine che deriva dal greco e riporta all’ineluttabile caduta delle foglie in autunno.

L’apoptosi si differenzia dall’altro tipo di morte cellulare, la necrosi, che è un evento accidentale cui va incontro la cellula quando si realizzano circostanze incompatibili con la sua sopravvivenza. In seguito all’ictus avvengono sia necrosi che apoptosi. In questo post ci occupiamo della seconda perché è un meccanismo più misterioso, meno conosciuto e sul quale si stanno concentrando numerosi studi di ricerca.

COME AVVIENE L’APOPTOSI:

tramite spezzettamento del DNA.

La catena di reazioni che si realizza in seguito ad uno stimolo patogeno nel tessuto cerebrale porta, nella sua fase finale, alla migrazione della proteina AIF, il fattore mitocondriale induttivo dell’apoptosi (mitochondrial Apoptosis-Inducing Factor) verso il nucleo.

I mitocondri sono organelli che producono energia messa a disposizione delle esigenze metaboliche della cellula: vere e proprie centrali energetiche.

Nel nucleo AIF attiva un’altra proteina, MIF (macrophage Migration Inhibitory Factor), che dà inizio alla frammentazione del DNA.

PERCHE’ STUDIARE L’APOPTOSI:

Perché è il meccanismo di morte cellulare che conosciamo meno. In generale, perché comprendere come e perché le cellule stabiliscano di morire è utile per capire come possiamo bloccare questo processo, a quale step possiamo intervenire e con quale tipo di farmaco, prima che sia troppo tardi.

I neuroni persi non possono essere sostituiti: dobbiamo evitare che muoiano.