I detersivi che usiamo per la casa sono nocivi per la nostra Salute: ecco qualche suggerimento per le pulizie naturali e per un utilizzo più razionale dei prodotti di sintesi.
Qualche giorno fa parlavo si parlava con un’amica del gran numero di detersivi che affollano le nostre case. Superflui, ridondanti, alcuni davvero troppo aggressivi per l’uso che dobbiamo farne. Non è un attacco alla Chimica. Come ben sapete, la Chimica è dovunque. L’acqua che beviamo è un composto chimico, fatto da Idrogeno e Ossigeno, e non per questo porta in sé connotazioni negative per la nostra Salute.
Quando sentiamo inveire contro la Chimica e inneggiare al naturale, dobbiamo essere coscienti che si tratta di un equivoco. I detrattori delle Scienze Pure vorrebbero scagliarsi contro la sintesi, contro cioè tutti i processi industriali che partono da un elemento naturale (o quasi) per trasformarlo in un prodotto.
Per ricollegarlo al discorso sopra accennato sulle pulizie domestiche, possiamo dire che l’aceto è naturale, mentre i detersivi che acquistiamo al supermercato sono di sintesi.
Un recente articolo di Sciences concentra l’attenzione sull’abuso di prodotti di sintesi utilizzati per i lavori di casa, che, in ragione della loro aggressività chimica, inquinano come e più dei gas di scarico degli autoveicoli. Agiscono sull’aria, sulle acque (perché vengono sciacquati), sulla pelle (perché alcuni di essi vengono assorbiti, in particolare se non si utilizzano adeguate protezioni, come i guanti di gomma) e sulle vie respiratorie, irritandole (perché vengono inalati).
In più, è giusto sottolineare che la loro presenza non si limita al momento in cui li impieghiamo per detergere le superfici delle nostre abitazioni, ma permangono sospesi nell’aria anche successivamente. Questo significa che continuiamo a respirarle anche dopo aver arieggiato i locali, quando ormai non ne percepiamo nemmeno più l’odore.
Utilizzare i detergenti per la casa in maniera più razionale semplifica la nostra vita e protegge l’ambiente e la nostra salute.
Il professor Fausto Orecchio, docente associato di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma lo spiega bene:
Ormai nelle nostre case è presente una grande quantità di sostanze, superiore a quelle che c’erano nel laboratorio di uno scienziato qualche anno fa. E’ buona regola evitare di usare prodotti detergenti troppo e a sproposito.
Vista la gravità delle possibili conseguenze di un comportamento irrazionale, vale la pena pensare alle possibili strategie virtuose.
RIDURRE IL NUMERO DEI DETERGENTI PER LA CASA
Contenere il numero dei prodotti acquistati e utilizzati per le pulizie domestiche, aiuta a ridurre l’inquinamento da essi generato e a risparmiare. Rende la nostra vita più semplice.
Per individuare i detersivi di cui abbiamo bisogno, dobbiamo fare un elenco delle tipologie di materiali che dobbiamo pulire e, successivamente, associare ad ognuna il prodotto migliore per quell’utilizzo.
Se usiamo lo sgrassatore da cucina per la pulizia dei vetri, sprechiamo soldi e tempo. Ci costerà molta più fatica sciacquarlo e i vetri risulteranno meno brillanti. Avremo inquinato senza ottenere risultati.
USARE MENO PRODOTTI DI SINTESI: UN OCCHIO IN DISPENSA…
Abbiamo uno strano concetto della pulizia di casa, che ci porta a ricorrere a strumenti di aggressività chimica sproporzionata rispetto al reale grado di sporcizia che deve essere rimossa.
Nella maggiorparte dei casi, è sufficiente utilizzare un panno di microfibra inumidito con acqua calda (laddove le superfici lo consentono) e fredda (più indicata se dobbiamo detergere il legno). La struttura che li caratterizza, cattura le particelle e le rimuove per effetto meccanico, senza che sia necessaria un’azione chimica addizionale.
Quando anche non bastasse, nella quasi totalità dei casi residui funzionano benissimo molte delle sostanze che conserviamo in dispensa. L’aceto è ottimo in soluzione al 50% in acqua calda come disincrostante. Lucida i rubinetti e ha un certo potere disinfettante. L’odore vi sembra troppo forte? Aromatizzatelo con olii essenziali profumati che ne possano aumentare il potere antibatterico, come quello di Tea Tree.
L’aceto può essere impiegato anche per i vetri e per i sanitari. Non usatelo sulle superfici delicate, per chè la sua acidità le corroderebbe, rovinandole.
RIDUCIAMO LE QUANTITA’
La quantità di detersivi che utilizziamo è esagerata rispetto alle reali esigenze di pulizia. Diluire le sostanze contribuisce in maniera rilevante al contenimento dell’inquinamento, impatta meno negativamente sulla nostra Salute e ci fa risparmiare. In più (e non è poco) non rovina le superfici.
UN JOLLY: IL SAPONE DI MARSIGLIA
Il sapone di Marsiglia ha notevole potere sgrassante, ma ha anche un’azione delicata, un buon profumo ed è estremamente versatile. per queste ragioni si presta ad un gran numero di applicazioni in casa.
Se non volete acquistare la versione liquida (più dispendiosa e difficilmente reperibile), potete grattugiare il normale panetto e conservare le scaglie in un sacchetto di plastica. Scioglietele, all’occorrenza, in acqua calda e avrete un ottimo detergente adatto a molte superfici e perfetto per il bucato a mano (per i capi delicati).
BIANCHERIA MORBIDA
L’ammorbidente classico lascia molte scorie sui capi. Io ero incredula quando, su una rivista britannica, ho letto del suo ideale sostituto naturale, l’aceto (ancora lui!). Aggiungendo l’aceto al lavaggio in lavatrice, il bucato risulta morbido come con l’ammorbidente.
Attenzione, però, al lavaggio a mano. Se l’aceto viene mescolato direttamente con il detersivo, lo inattiva. Se avete necessità di mescolare i due prodotti, dovete ricorrere all’ammorbidente.
SBIZZARRITEVI (CON ATTENZIONE) CON GLI OLII ESSENZIALI
Altri validissimi strumenti che possono aiutare e rendere addirittura più piacevoli le pulizie di casa, sono gli olii essenziali. Per le loro caratteristiche chimiche, sono tutti caratterizzati da funzioni antisettiche, a vari livelli. Sono quindi ottimi prodotti per la detersione delle superfici.
Le uniche attenzioni che dovrete prestare a riguardo, coinvolgono le dosi e la tipologia della superficie da trattare. Essendo prodotti estremamente concentrati, vanno utilizzati a gocce. Evitate di usarli su materiali molto delicati, ad esempio i mobili con laccatura lucida o le superfici di legno pregiato. Potrebbero rovinarsi.
ANCHE I PIATTI NON SONO PIU’ UN PROBLEMA
Se utilizzate una lavastoviglie, non servirà trattare i piatti con detersivo prima di sistemarveli dentro per il lavaggio automatico. L’azione dell’acqua calda, se i piatti vi sono immersi per un periodo di tempo sufficiente a lasciare che agisca, sgrassa e scioglie lo sporco superficiale già di per sé. Può essere utile e certamente risulta molto gradevole, preparare l’acqua dei piatti aggiungendovi qualche goccia del vostro olio essenziale preferito. E’ possibile scegliere fra arancio amaro (rilassante, concilia il sonno notturno), lavanda (ottima per creare un’atmosfera di relax e per lenire la cefalea muscolo-tensiva tipica delle giornate particolarmente stressanti e frenetiche), bergamotto (dal forte potere sgrassante) o limone (sgrassante e antibatterico). Tutti gli olii essenziali sono caratterizzati da uno spiccato potere deodorante: questo risulta particolarmente utile quando abbiamo cucinato pietanze che possono sviluppare odori persistenti, come nel caso del pesce.
Il profumo emanato dall’acqua di lavaggio sarà inoltre una vera e propria aromaterapia serale, ve lo garantisco. Non è più piacevole e meno stressante occuparsi della cucina se si accompagna l’operazione con una tazza della tisana preferita? Un vero e proprio cocktail di aromaterapia e fitoterapia, un vero e proprio trattamento serale se soffrite di insonnia.
Se non avete olii essenziali a casa, il succo di un limone, la cui scorza (ricca di queste sostanze) lascerete ammollo nell’acqua dei piatti, funzionerà alla perfezione.
L’acqua di scolatura della pasta o del riso, raccolta nel lavandino e aggiunta all’acqua calda di lavaggio, grazie alla presenza dell’amido e all’alta temperatura, è un ottimo sgrassatore per le stoviglie.
Nel caso di pentole molto incrostate, riempitele subito di acqua calda e lasciate che lo sporco si ammorbidisca. Poi svuotate e strofinate energicamente con bicarbonato in polvere, distribuito abbondantemente sulla superficie. Questo renderà più facilmente trattabili i tegami, senza rovinarli. Pulite i taglieri utilizzando lo stesso metodo.
FORNO PERFETTO CON CALORE E BICARBONATO
Per la pulizia del forno, provate questa miscela, preparata sciogliendo bicarbonato di sodio e sapone di Marsiglia in parti uguali, in acqua molto calda. Aggiungete qualche goccia di olio essenziale di arancio dolce, limone o lime e mescolate. Nel frattempo accendete il forno e lasciate che si scaldi. A temperatura, spegnetelo e trattate le superfici con la miscela. Rimuovete il detergente e sciacquate bene.
Se dovete cucinare arrosti o pietanze di carne particolarmente elaborate, ricche di condimenti che potrebbero debordare dalle pirofile e depositarsi sul fondo del forno, rendendone complessa la pulizia, prima di iniziare la cottura foderate la superficie con della carta di alluminio. Al termine dell’operazione, dopo avere mostrato orgogliose il vostro capolavoro gastronomico, dovrete solo rimuovere la stagnola per riottenere un forno in ordine.
ALLONTANARE GLI INSETTI IN MANIERA “NATURALE”
L’olio di cedro è molto utile per tenere lontani i tarli che possono attaccare i mobili di legno massiccio o le travi a vista dei soffitti delle case di campagna. È anche piacevole il fatto che emani un profumo davvero piacevole.
L’olio essenziale di citronella e quello di menta piperita funzionano da repellente per le formiche. Può essere applicato sui davanzali o in corrispondenza delle soglie attraverso le quali gli animaletti transitano.
E CON IL CHEWINGUM DEI PIU’ PICCOLI?
Per rimuovere i residui di colla e adesivi dalle superfici dure, possiamo usare uno straccetto imbevuto di olio di semi (o di oliva). Il suo potere solvente di matrice idrofobica, scioglie le sostanze di cui le colle sono composte. Se la superficie da trattare è delicata o potrebbe risultare difficile, successivamente, sgrassare dall’olio, avvaletevi di un cotton fiock e trattate solo l’area minima necessaria.
DENTIFRICIO PER L’ARGENTERIA
La pasta dentifricia rimuove la patina di ossido dagli argenti senza sviluppare il caratteristico, sgradevole e tossico odore dei comuni prodotti. Utilizzate uno spazzolino da denti per trattare le cesellature. Ricordate di non indossare guanti di gomma per lavare i vostri pezzi di argenteria: la gomma ne favorisce l’ossidazione e ne può addirittura rimuovere la finitura, lasciando tracce permanenti.
Se avete suggerimenti che derivano dalla vostra esperienza, sono qui per accoglierli: scrivete!
Monica, le sai tutte! Ah,ah! Ti ringrazio davvero tanto perché metterò in atto almeno un paio dei tuoi suggerimenti…intra moenia😉👌
Grazie!
Ottimo Sara! Vogliamo il feed-back 😀
Complimenti!!! Articolo davvero interessante ed utile… grazie delle “dritte” 🙂
Carlo
Grazie Carlo! Ad essere amici della natura non si sbaglia mai: voi me lo insegnate. Anche noi famiglia di 6, ma senza fattoria…
Grazie Monica per il modo in cui ci porgi i tuoi consigli …attenta anche io al benessere trascuro questo aspetto per pigrizia e indolenza …Vediamo se mi sveglio un po’…attendo adesso il prossimo post 💪….sempre con calma !😃🤗Francesca
Grazie, Francesca. WELLNESS4GOOD ed io siamo fieri di averti fra i nostri affezionati lettori. A prestissimo! 😀