I pidocchi colpiscono soprattutto i bambini e a scuola: nel post le motivazioni e i consigli su trattamenti e prevenzione.

Alla ripartenza dell’anno scolastico, ecco riaprirsi, puntuale come un orologio svizzero, ma con molto meno glamour, la questione pidocchi.

La pediculosi, questo è la terminologia corretta per definire l’infestazione da pidocchi, colpisce soprattutto i bambini di età compresa fra i 3 e gli 8 anni. Generando il sospetto (infondato) che il problema sia la struttura scolastica.

 

I PIDOCCHI SONO INSETTI

Il pidocchio del capo (Pediculus humanus capitis) è un insetto lungo circa 2-3 millimetri, munito di zampette uncinate, che vive e si riproduce esclusivamente sulla testa dell’uomo. Le femmine depositano uova (le lendini) di colore bianco perlescente, che si fissano intorno al fusto dei capelli, rendendo difficile la loro rimozione.

I pidocchi sono visibili ad occhio nudo. Sono insetti di colore grigio-marrone, che, nonostante le dimensioni non nanometriche, si mimetizzano con il colore dei capelli. Questo può rendere difficile il loro riconoscimento.

Le lendini possono essere discriminate rispetto alla forfora, di colore simile, perché non si staccano con la stessa facilità dai capelli.

 

I PIDOCCHI CONTAGIANO MALATTIE?

E’ importante ricordare che, nonostante gli allarmismi che periodicamente compaiono sui mezzi di comunicazione, i pidocchi non possono veicolare alcuna malattia.

 

CHI PRENDE I PIDOCCHI?

Sfatiamo un altro mito. Non è vero che la trasmissione dei pidocchi si verifica a causa delle cattive condizioni igieniche. Questi insetti passano da una testa ad una attigua senza distinguere se sia più o meno pulita.

I pidocchi possono essere veicolati anche attraverso l’uso di oggetti comuni, ad esempio pettini, sciarpe,a asciugamani, lenzuola.

 

PERCHE’ SI PRENDONO A SCUOLA?

Spiegare perché la trasmissione della pediculosi è più frequente in ambiente scolastico, contribuisce a sfatare uno dei pregiudizi più diffusi. Cioè che il problema sia nelle scuole.

La trasmissione della pediculosi è più frequente a scuola semplicemente perché il passaggio dei pidocchi da una persona all’altra è più facile in ambienti ad alta densità e elevato grado di socializzazione. E i bambini tendono a giocare molto vicini fra loro e a gruppi anche numerosi.

Inoltre, la temperatura mediamente alta che si stabilisce negli ambienti scolastici, favorisce la sopravvivenza e la riproduzione dei pidocchi.

Anche la diffusione della meningite predilige gli ambienti scolastici: leggi qui.

 

COSA NON FARE PER PREVENIRE LA TRASMISSIONE DEI PIDOCCHI

Molte mamme ricorrono all’utilizzo di prodotti allo scopo di prevenire la pediculosi. Tuttavia, si tratta di una procedura inutile: la trasmissione dei pidocchi non si può prevenire con l’applicazione di una specifica sostanza. Piuttosto, è necessario individuarli precocemente ed evitare che la persona colpita venga in contatto stretto con altri a cui può trasmetterli.

Usare i trattamenti consigliati in caso di pediculosi pensando di fare prevenzione, è addirittura controproducente. Può essere per gli insetti un’opportunità per costruirsi una difesa contro la sostanza usata per sconfiggerli. I pidocchi possono diventare resistenti ai farmaci o dispositivi specifici.

Una ricerca condotta negli Stati Uniti da Ellen Koch, dermatologa dell’Università di Pittsburgh e Bernard Cohen della Johns Hopkins, ha rivelato l’esistenza di superlice. Superpidocchi resistenti a tutti gli insetticidi.

Occorre anche fare attenzione ad eseguire la bonifica (sia personale che ambientale) in maniera corretta. Le ricadute sono spesso causate da trattamenti effettuati in maniera incompleta o scorretta.

 

COSA FARE PER PREVENIRE LA PEDICULOSI

E’ possibile prevenire la pediculosi solo evitando contatti stretti con persone che possano fare da veicolo. Stando attenti a non utilizzare gli stessi oggetti, come le sciarpe, pettini, spazzole o elastici per capelli, asciugamani.

Si possono ottenere risultati soddisfacenti con il riconoscimento precoce.

Una volta venuti a conoscenza della presenza di pidocchi nella classe scuola dei propri figli, è utile controllare spesso il loro cuoio capelluto, le aree dietro le orecchie e della nuca. In queste zone, questi insetti si attaccano più facilmente.

 

PIDOCCHI: PERCHE’ IL PRURITO?

Il sintomi tipico della pediculosi è il prurito, insieme all’irritazione. Un’altra manifestazione, non sempre presente, è il lieve rigonfiamento dei linfonodi localizzati dietro le orecchie e nella parte posteriore del collo.

I pidocchi sono animali ematofagi, cioè si nutrono di sangue. Durante il pasto, producono una sostanza anticoagulante, che ha il compito di evitare che la piccola ferita si richiuda impedendo loro di continuare a mangiare.

Il coagulo, in condizioni fisiologiche, si forma ogni volta che la parete interna dei vasi sanguigni viene esposta all’ossigeno atmosferico. E’ un sistema di protezione dell’organismo, che ci mette in salvo dal rischio di dissanguamento.

Nel caso dei pidocchi, è questo anticoagulante a causare il prurito e a spingere a grattarsi. Ma, come in tutti i casi in cui la pelle prude, non è una buona idea. Le scarificazioni che si producono sulla superficie cutanea in seguito allo sfregamento, aprono la breccia a microorganismi che possono infettarla.

 

PIDOCCHI: PERCHE’ COLPISCONO SOPRATTUTTO I BAMBINI

Il sebo prodotto dal cuoio capelluto protegge (almeno in parte) dall’aggressione dei pidocchi. Crea, infatti, un ambiente acido incompatibile con la loro sopravvivenza. I bambini ne secernono meno, perché le loro ghiandole sebacee, ancora immature, prenderanno forma definitiva solo durante la pubertà. Per questa ragione sono più esposti al rischio.

La maggiore predisposizione dei bambini alla pediculosi, non mette al riparo gli adulti. Nel caso un membro della famiglia abbia i pidocchi, è necessario che anche tutti gli altri siano controllati e che si osservino tute le norme per la bonifica descritte sotto.

 

I PIDOCCHI PREFERISCONO UN CERTO TIPO DI CAPELLI

La pediculosi colpisce con minore frequenza le persone dai capelli ricci con la pelle scura. In questi casi, infatti, il fusto dei capelli ha una sezione ovale, che rende difficile l’attecchimento degli insetti.

Più facile e frequente, invece, l’aggressione a coloro che hanno pelle e capelli chiari.

Leggi di più sui fattori che possono causare la perdita dei capelli.

 

PIDOCCHI: QUALE PRODOTTO PER IL TRATTAMENTO?

IL PETTININO

Uno degli strumenti più utili (e privo di effetti collaterali, a parte il mettere a dura prova la pazienza dei genitori) per l’eliminazione dei pidocchi è il pettinino. Tuttavia, quello a denti poco fitti rimuove gli insetti adulti, ma non sempre le uova.

Per la rimozione di insetti e lendini,m è necessario ricorrere al pettinino a denti molto fitti. Il pettinino deve essere passato tutti i giorni per almeno due settimane.

 

IL LAVAGGIO AD ALTA TEMPERATURA

Per evitare la sopravvivenza di insetti o lendini, che possono, schiudendosi e riproducendosi, ripopolare il cuoio capelluto degli sfortunati proprietari, occorre lavare la biancheria. Il lavaggio deve avvenire ad alta temperatura, almeno 60 gradi, per essere sicuri di eliminare completamente il rischio di ritrasmissione.

Lenzuola, asciugamani, indumenti intimi, abbigliamento, giocattoli di stoffa, devono essere trattati ad alta temperatura.

I capi di abbigliamento che non sopporterebbero l’alta temperatura perché delicati, devono essere lavati a secco.

 

ISOLAMENTO E CONGELAMENTO

Tutto ciò che non può essere lavato, deve essere isolato. E’ possibile rimuovere uova e insetti anche chiudendo gli oggetti contaminati in sacchetti di plastica e riponendoli in freezer.

 

INSETTICIDI

In Farmacia è possibile acquistare prodotti per uso locale (shampoo, mousse, lozioni, polveri e spray) a base di insetticidi. Le molecole più usate sono le piretrine. Un’altra molecola diffusa è il malathion, connesso tuttavia con un rischio maggiore di resistenza.

Meglio scegliere un prodotto schiumogeno, più efficace.

Gli shampoo antiparassitari devono essere lasciati agire per almeno 5 minuti e poi sciacquati. Dopo il risciacquo e l’asciugatura, il pettinino aiuterà a staccare le lendini ancora attaccate ai capelli. A distanza di una settimana, occorre ripetere il trattamento.

Lo shampoo antiparassitario è utile anche per la disinfestazione di pettinini e spazzole.

 

DISPOSITIVI ANTI PIDOCCHI

Oltre ai farmaci, in commercio è possibile trovare dispositivi medici per la rimozione dei pidocchi. Sono prodotti a base di olii minerali o siliconi che immobilizzano e soffocano gli insetti in maniera meccanica.

Non agendo attraverso un meccanismo chimico, non sono soggetti allo sviluppo di resistenze da parte dei pidocchi.

 

RIMEDI NATURALI PER I PIDOCCHI

Esistono numerose sostanze di origine vegetale utilizzate nella tradizione per l’eliminazione dei pidocchi. Molti olii essenziali (come quelli ricavati da eucalipto, lavanda, timo e il tea tree) vengono usati, con risultati riferiti più o meno soddisfacenti.

Anche il risciacquo dei capelli dopo lo shampoo con aceto viene spesso consigliato per uccidere i pidocchi già acquisiti e tenere lontani nuovi esemplari.

Ma non esistono studi che confermino l’efficacia di questi trattamenti.