All'Istituto Pascale di Napoli, in uno studio finanziato da AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) è stata scoperta una molecola che blocca la crescita del melanoma.
Si tratta di una particolare tipologia di RNA. Questo è una struttura presente nel nucleo delle nostre cellule, somiglia al DNA ma, a differenza di questo (che è in forma di doppia elica) è a catena singola. RNA è coinvolto in numerosi importanti processi biochimici, fra cui la sintesi delle proteine ed il controllo dell'espressione genica. Questa seconda funzione consiste nell'attivare o disattivare (proprio come avviene per gli interruttori della luce) specifiche aree del DNA allo scopo di sintetizzare o meno determinate proteine.
Il tipo di RNA studiato al Pascale è il microRNA (miRNA), che non ha alcun ruolo nella codifica genetica, ma agisce silenziando specifici geni.
Nella fattispecie, il miRNA di questa ricerca sopprime l'espressione di alcuni oncogeni, ossia geni che codificano per proteine coinvolte nella genesi del tumore. Si è infatti riscontrato che tale miRNA viene disattivato nei melanomi resistenti ai farmaci.
L'idea è quella di utilizzarlo, opportunamente elaborato, come nanofarmaco per inibire lo sviluppo del più temibile tumore della pelle.