Questa settimana è stata inaugurata la nuova sede del Centro Nazionale Trapianti (CNTO), alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi e di Angelo Del Favero, qui nella doppia veste di direttore generale ISS e presidente del CNTO.
Il centro è parte di un processo di ridefinizione della Rete Nazionale dei Trapianti, che coordina l’attività ospedaliera, con quella regionale e nazionale. Ed è davvero un’espressione di operatività. Il personale, composto da 13 persone (fra medici ed infermieri), lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7, come è prevedibile, data la natura del servizio ed i tempi entro i quali è necessario che agisca.
Le attività che è chiamato a seguire sono tutte quelle connesse alla trapiantologia. Dalla ricezione delle segnalazioni di tutte le disponibilità d’organo all’esame dell’idoneità dei candidati, al risk management in caso di pazienti o organi potenzialmente fonte di contagio di malattie trasmissibili, il che complica ulteriormente la situazione e impone l’adozione di procedure particolari. Le procedure seguono poi l’assegnazione degli organi e tutto il processo che ne segue, fino al momento del trapianto, compreso il trasporto di organi, équipe e pazienti.
Il Presidente Ricciardi apre così il suo saluto: “Il Centro Nazionale Trapianti rappresenta un’eccellenza. Oggi inauguriamo la nuova sede della centrale operativa del centro, il cuore pulsante della Rete trapiantologica e attivo 24 ore su 24. Un esempio di quanto l’ISS e i suoi centri siano strategici per l’assistenza sanitaria del nostro Paese”.
Il CNT è attivo dal 2013 ed è uno dei 16 centri nazionali che hanno sede presso ISS.
Nel 2015 ha seguito l’esecuzione di quasi 3.000 trapianti, di cui 317 da vivente. Ma di lavoro da fare ce n’è ancora molto, se in lista d’attesa sono iscritti più di 9.000 pazienti.