Il nuovo Piano Vaccini amplia l’offerta di immunizzazioni, che saranno legate ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza, le prestazioni a carico del SSN) e disponibili dal 2017.
La programmazione attuale è essenzialmente costituita dal vaccino esavalente (antidifterico, antitetanico, anti Pertosse, anti Polio, anti Haemophilus, anti EpatiteB) cui si aggiungono antiMPR (antiMorbillo-Parotite-Rosolia), anti HPV e anti Meningococco C (attivo contro il ceppo batterico della meningite che colpisce prevalentemente gli adolescenti).
Le novità sono:
- anti Pneumococco
- anti HPV esteso agli adolescenti maschi: benché le femmine siano colpite in maniera più grave dal Papilloma virus, che può causare il tumore del collo dell’utero, i maschi ne sono un importante serbatoio di trasmissione. E’ quindi importante, ai fini di eradicare l’epidemia, eliminare tutte le possibili fonti di contagio
- anti Herpes zoster: negli anziani il contatto con il virus responsabile della Varicella può scatenare il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”, con conseguenze pesanti
- anti Meningococco B: di scoperta più recente, diretto contro il microorganismo responsabile della meningite soprattutto nella primissima infanzia. Si può somministrare a partire dal terzo mese, con diversi richiami nel primo anno di vita. Agli adolescenti si somministrerà l’anti Meningococco tetravalente, con tutti ceppi riconosciuti come responsabili della malattia.
- anti Rotavirus: contro un virus responsabile di alcune forme di gastroenterite. Il microorganismo non è letale, ma il vaccino può evitare molti ricoveri soprattutto nei piccolissimi pazienti. Si somministra dalla sesta settimana di vita. Il grande vantaggio di questo vaccino è la forma farmaceutica: si prende per bocca.
- anti Varicella: questo vaccino previene alcune delle complicanze più pericolose della varicella, in particolare la cerebellite. Si somministra dal secondo anno di vita. E’ possibile effettuare la vaccinazione congiunta con antiMPR.
Le istituzioni in ambito sanitario (dal Ministero della Salute all’Istituto Superiore di Sanità) hanno recentemente manifestato preoccupazione per la riduzione delle coperture vaccinali, che, complici i fenomeni di resistenza batterica agli antibiotici che rappresentano ormai un’emergenza internazionale, rischia di riesumare malattie considerate ormai debellate.
Lo diciamo da tempo: serpeggia un’ondata di oscurantismo, che punta a minare la credibilità del metodo scientifico e propone soluzioni facili e non dimostrabili, teorie nelle quali è necessario “credere”. La meschinità di queste filosofie risiede nella sua capacità di fare presa nell’animo delle persone in difficoltà. Donne, uomini malati o, peggio, angosciati dalla malattia di un figlio. Persone in preda all’incertezza della vita e della morte, in equilibrio su un filo sottilissimo che questi “maestri” promettono di rinforzare e trasformare in un’autostrada.
Le teorie antiscientifiche hanno successo perché propongono certezze, nebulose, ma sempre e comunque millantate, al contrario della scienza, che è consapevole di non potere sciogliere tutti i dubbi, e ne parla apertamente ai pazienti.
Intervenuto nel corso della manifestazione “I Giorni della Ricerca”, organizzata da AIRC e in programma fino al 6 Novembre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito senza giri di parole “sconsiderato chi critica i vaccini”. Poi, riferendosi al calo delle coperture vaccinali ma anche alle persone che rifiutano per sé, per i propri figli o altri famigliari le cure indispensabili, ha attribuito queste scelte all’ignoranza.
Sulla base di queste esternazioni il Codacons ha deciso di presentare ricorso al Tar del Lazio per bloccare urgentemente il Piano Nazionale dei Vaccini e di effettuare denuncia in procura contro il Presidente di ISS Walter Ricciardi per procurato allarme. Quest’ultima decisione si riferisce alla dichiarazione del professor Ricciardi secondo il quale, se si riducessero ulteriormente le coperture dell’immunizzazione, si rischierebbero “centinaia di casi di morbillo, con rischi di complicanze gravi e morte in un caso su 10.000”. Per la cronaca, le recenti tristissime morti per morbillo sono un fatto e sono avvenute anche in Europa, non molto lontano da noi.
Il Codacons ha dichiarato di aver agito nella direzione della tutela (?) dei consumatori dopo avere ricevuto numerose segnalazioni da parte delle famiglie riguardo presunti effetti collaterali legati alla somministrazione di non specificati vaccini. Il riferimento è probabilmente ancora quello dell’insorgenza di alcuni casi di autismo ipoteticamente messi in relazione con le vaccinazioni, poi scagionate da ogni accusa in seguito alle evidenze scientifiche emerse da studi che ne hanno determinato la sicurezza.
La presa di posizione dell’ente consumatori ha ben poco di scientifico e nulla di sensato: stupisce che le famiglie, per le segnalazioni degli effetti avversi, non si siano rivolte ai canali di farmacovigilanza ufficiali, ma ad un ente che non ha alcuna competenza scientifica, né agisce attraverso i canali più funzionali per la tutela della salute pubblica.
Comunque vadano le cose il Codacons ora si dovrà assumere la responsabilità dei suoi comportamenti sconsiderati.