L'allarme mondiale per la diffusione del contagio da virus Zika sta raggiungendo il suo apice (finora) anche per l'approssimarsi della cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici in Brasile (Paese fra i più colpiti dall'epidemia) e per i recenti casi di Miami. Nella città della Florida sono stati accertati, negli ultimi giorni, circa quindici casi di contagio. La piccola zona di Wildwood, pari grossomodo ad un miglio quadrato, cui le infezioni si sono verificate è stata ribattezzata "Miami Ground Zero Zika". La preoccupazione è tale che le Autorità hanno sconsigliato alle donne in stato di gravidanza di recarsi nel quartiere.

Tuttavia è in Brasile che si concentra la massima attenzione: la paura è alle stelle, complice la defezione alle Olimpiadi data da assi dello sport quali LeBron James. Si stima che i Giochi porteranno circa 500.000 visitatori da tutto il mondo. Questo genera una serie di preoccupazioni legate alla possibile diffusione mondiale del virus.

Nel tentativo di controllare l'espansione delle zone a rischio il Ministero della Salute brasiliano ha studiato, in collaborazione con aziende di software, una app per smartphone, tablet e computer ("Guardiões de Saùde", i guardiani della salute) che potrà contribuire al monitoraggio della diffusione. Gli utenti che manifesteranno disgraziatamente i sintomi dell'infezione potranno segnalarlo ed, attraverso i server, si potranno geolocalizzare i focolai.

Zika è un virus appartenente allo stesso ceppo responsabile della Febbre Gialla, di Dengue e dell'Encefalite del Nilo. Il vettore che lo trasmette all'uomo è la zanzara Ædes ægypti. Ha fatto la sua comparsa in Brasile fra il 2013 ed il 2014 e, da lì, si è esteso a tutta l'America Latina.

La concentrazione di un certo numero di casi in Florida e, quindi, i timori legati all'ingresso ufficiale da parte di Zika negli Stati Uniti, hanno spinto gli esperti del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Infettive (CDC) statunitense ad un pronto intervento. Sono state immediatamente applicate tutte le misure previste per tenere sotto controllo la proliferazione dell'insetto, ma, nonostante i potenti insetticidi impiegati, le zanzare hanno dimostrato una resistenza tenace. Sia gli insetti adulti che le larve lasciano supporre che sia avvenuta una selezione di ceppi in grado di resistere anche alla vita urbana. Infatti, riescono a vivere e proliferare anche in presenza di pochissima acqua stagnante.

All'origine della iperproliferazione di Ædes ægypti anche la corrente calda El Niño che ha contribuito al fenomeno attraverso la moltiplicazione del numero dei siti in cui la zanzara può riprodursi. Non a caso la strategia messa in atto dalle Autorità per controllare la diffusione di Zika comprende anche attività volte a contrastare gli effetti negativi di El Niño.

Il contagio avviene attraverso la puntura della zanzara o rapporti sessuali non protetti, essendo il virus presente nel liquido seminale, come in praticamente tutti i fluidi corporei. 

Di per sè l'infezione non genera sintomi particolarmente preoccupanti: a distanza di un paio di giorni dalla puntura (o dal rapporto) compare una lieve febbre accompagnata da un'eruzione cutanea. In qualche caso anche congiuntivite, dolori muscolari e astenia. I sintomi possono durare da 2 a 7 giorni. Tuttavia, un gran numero di persone infettate non manifestano sintomi evidenti. Questo avviene anche nelle donne in gravidanza.

Per diagnosticare l'infezione ci si basa inizialmente sull'anamnesi, chiedendo al paziente dei suoi spostamenti recenti. In caso di dubbio si esegue la ricerca del virus attraverso un esame del sangue, anche se la risposta non può essere sicura al 100%. E' infatti impossibile stabilire se la positività è attribuibile con certezza a Zika o ad altri virus della stessa tipologia (Febbre Gialla, Dengue ed encefalite del Nilo).

In caso le analisi siano risultate compatibili con la patologia vengono somministrati al paziente farmaci antidolorifici, antipiretici e gli viene consigliata un'adeguata idratazione.

Prove scientifiche ormai condivise mettono in relazione l'infezione da Zika delle donne in stato di gravidanza con casi di microcefalia, cioè una condizione del feto che si manifesta con dimensioni del cranio significativamente più piccole rispetto agli standard e ritardi mentali durante la crescita e lo sviluppo. Per questa ragione l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda alle donne incinta di non recarsi in Brasile per assistere ai giochi olimpici, nè in altri Paesi in cui la contaminazione è accertata. Non è ad oggi chiaro se il passaggio dell'infezione da madre a figlio avvenga durante la gestazione oppure nelle fasi del parto. Pur essendo il virus presente anche nel latte materno, non ci sono prove che il contagio possa avvenire tramite l'allattamento: l'OMS continua a raccomandare alle donne che vivono nei paesi contaminati di allattare i propri neonati almeno fino ai 6 mesi. 

In rari casi Zika è responsabile della Sindrome di Guillaine-Barrè, che colpisce il sistema nervoso e può causare paralisi e morte.

Finora tutti i casi di Zika registrati in Europa sono stati da importazione, cioè connessi a persone che avevano subito contagio nei Paesi a rischio e che, successivamente, sono entrate nel nostro continente. In Italia sono più di 40 i casi di Zika da importazione. 

Le elevate temperature legate alla stagione estiva costituiscono un fattore che favorisce l'eventuale diffusione dell'insetto in Europa. Di per sè la zanzara non compie lunghi tragitti, ma può incidentalmente accadere che sia trasportata su distanze considerevoli con passeggeri o merci e che, grazie alle condizioni climatiche, possa riprodursi e dare luogo a focolai di infezione.

E' di poche ora fa l'annuncio che NIH (National Institute of Health, USA) ha lanciato la prima sperimentazione clinica di un vaccino contro Zika. Gli scienziati di Bethesda hanno lavorato senza sosta per abbreviare i tempi, data la particolare necessità imposta dalla rapida diffusione del contagio attraverso la frontiera statunitense. Certamente, i tempi per l'immissione in commercio e la distribuzione del vaccino sono lunghi, ma questo è un passo fondamentale in quella direzione.