Con la presentazione ufficiale al Piccolo Teatro di Milano, alla presenza del Presidente del Consiglio Renzi, del Ministro Martina e del sindaco Sala, è partito il Progetto Human Technopole, il centro dedicato allo studio delle Scienze della Vita che farà di Milano un riferimento europeo nella ricerca scientifica sanitaria.

Come rivelato dal Ministero per le Politiche Agricole i laboratori di ricerca che sorgeranno nell’area ex-Expo saranno sette e dedicati a genomica, nanoscienze, gestione dei dati scientifici ed aspetti tecnologici. Tre le facilities: genomica, gestione dei big data e imaging.

La fase di start-up durerà tre anni. Tuttavia, l’intera struttura funzionerà a regime fra sette anni, quando Human Technopole (HT) godrà di una propria completa autonomia. 

In quella fase HT occuperà 1.500 persone, per un costo di mantenimento annuo pari a 140 milioni di euro. I primi finanziamenti dello Stato sono già stati stanziati, allo scopo di avviare le fasi di progettazione ed insediamento, in vista della posa della prima pietra, che il Ministro Martina “sogna” per Gennaio 2017.

Ma l'obiettivo è quello di coinvolgere anche le aziende. Della partecipazione di IBM si è già parlato. Attraverso la sua Watson Health, com’è noto, ha siglato con il Governo un accordo da 150 milioni di dollari per la costruzione del primo centro. Fra gli altri big, si fanno i nomi di Nokia e Bayer.

Se, da un lato, nel lungo periodo, l’iniziativa ridurrà drasticamente i costi della sanità, dall’altro la sostenibilità di progetti di questo tipo, nel breve, sarà molto bassa. Per questo è indispensabile ampliare il numero degli investitori.

All'Istituto Italiano di Tecnologia l'incarico di elaborare il piano scientifico e finanziario, con il supporto di un pool di esperti delle Università pubbliche milanesi (Politecnico, Statale e Milano Bicocca). Le polemiche nate intorno alla questione dell’affidamento in via esclusiva dei lavori e il conseguente coinvolgimento di un team eterogeneo non hanno scalfito l’impegno e l’entusiasmo profusi da IIT nel progetto, che (lo ricordiamo) dall’Istituto di ricerca statale è stato ideato, creato e consegnato al Governo, da cui dipende.

A proposito della fase di reclutamento che sta per iniziare, il direttore scientifico di IIT Roberto Cingolani, presente sia nel comitato scientifico che nello Steering Committee di HT, ha espresso chiaramente l'obiettivo strategico del progetto: "Portare qui i migliori cervelli del mondo".

Importante il riferimento di Renzi allo snellimento delle procedure burocratiche che alleggerirà le attività di ricerca. Finalmente i ricercatori potranno dedicarsi al loro lavoro. Siamo tutti molto incuriositi anche da questa novità.

Gli studiosi selezionati lavoreranno per raggiungere un traguardo molto ambizioso: quello di trovare una soluzione alle patologie legate all'invecchiamento. 

Secondo le più recenti acquisizioni scientifiche il tumore e le malattie neurodegenerative (come Morbo di Alzheimer, Morbo di Parkinson e SLA) hanno un meccanismo patogenetico (in parte) comune. L'età media nei paesi industrializzati è in continua crescita: invecchiamo di più perché (fortunatamente) viviamo più a lungo. Quindi le nostre cellule sono esposte per un periodo più prolungato allo stress ossidativo che proviene dalle radiazioni ultraviolette del sole, dall’alimentazione non equilibrata, dall’inalazione dei composti tossici liberati dai combustibili fossili e da molte altre fonti.

In condizioni normali il nostro organismo dispone di sistemi in grado di neutralizzare i radicali liberi. Questo meccanismo, però, rallenta nella seconda fase della nostra vita. Così i composti nocivi si accumulano e provocano mutazioni che predispongono allo sviluppo del cancro e di numerosi disturbi neurologici.

Interrompere la relazione di causalità significherebbe trovare una cura per queste malattie. Ed è proprio su ciò che saranno concentrati gli studi dei ricercatori, guidati da un principio di multidisciplinarità che consentirà loro di osservare i fenomeni da più punti di vista attraverso la reciproca collaborazione.

HT sarà il primo centro nel suo genere in Europa, un riferimento per le Life Sciences, di cui già abbiamo avuto la possibilità di valutare l’impatto sullo sviluppo del settore salute.

Una mission entusiasmante ed impegnativa, che porta Milano sotto la luce dei riflettori, in una posizione a lei più consona, e le affida il compito di accompagnare l'Italia intera nel percorso dell'innovazione.

Secondo le parole del Capo del Governo: "Milano prende per mano il Paese e lo porta nel futuro".

La candidatura ufficiale di Milano come nuova sede di EMA è un ulteriore passo in questa direzione.