L’ intelligenza artificiale è in piena diffusione: i rischi spaventano, ma il progresso non può essere rallentato, solo normalizzato.
La diffusione dell’intelligenza artificiale stimola il mondo intero, utenti, produttori, programmatori e semplici spettatori a interrogarsi e confrontarsi. I temi sono quelli etici ed economici connessi al fenomeno.
Non si tratta di argomenti marginali, ma delle sfide principali della moderna tecnologia.
I RISCHI DELL’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE FUORI CONTROLLO
Il mondo è sempre più proiettato verso il futuro. Attratto dal digitale e dalle infinite opportunità che apre. Ma paradossalmente chiuso nei confronti del progresso scientifico e ostile alla medicina ufficiale. Dunque non è superfluo domandarsi come sia giusto gestire:
- l’introduzione delle nuove tecnologie in tutti i settori professionali e della vita privata
- la comunicazione, la narrazione del progresso tecnologico.
A questo proposito, per esempio, come creare engagement nell’utente. E, di pari passo, come responsabilizzarlo nei confronti di strumenti multipotenti.
Il presente è dominato dal digitale. E in un futuro prossimo l’intelligenza artificiale la farà da padrona. Difficile cavarsela liquidando l’argomento. Ancora più ottuso cercare nicchie negli schieramenti. Insomma, non è il caso di giocare a intelligenza artificiale contro intelligenza umana.
Né ottimismo ingiustificato, né sottomissione entusiastica.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE: OBIETTIVI
Non dimentichiamo mai che, se vogliamo mantenerci allineati con le esigenze etiche, lo scopo ultimo deve essere il bene dell’uomo. Inteso in senso ampio.
Quando parliamo di applicazioni dell’intelligenza artificiale, dobbiamo tenere presente i vincoli dell’innovazione, ossia che deve:
- essere trasferibile in tecnologia
- sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico
- consentire un accesso ampio (intelligenza artificiale per tutti)
- rappresentare un vantaggio misurabile per l’uomo.
Come investire nell’ intelligenza artificiale capitali importanti nonostante queste condizioni stringenti non è un interrogativo superfluo.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE: CONSEGUENZE
Andiamo oltre il tema del dual use, tema scottante anche alla luce dei diffusi focolai di guerra “tiepida” e pronta a surriscaldarsi. Parliamo di robot che combattono a sostegno degli eserciti (o di gruppi terroristici), che sganciano bombe “intelligenti”.
Ma parliamo anche di lavoro, di occupazione. Di intelligenza artificiale e ricerca clinica, di intelligenza artificiale e big data. Dunque, della cura del cancro e delle malattie neurodegenerative.
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Una delle sfide più impegnative è quella di non permettere che i robot sottraggano agli uomini la loro fonte di sostentamento, sostituendoli nei cicli produttivi.
HA UN SENSO FRENARE L’INNOVAZIONE?
Noi tutti ci auguriamo che chi sviluppatori colgano il senso sociale dell’innovazione. Che non è quello di rimpiazzare il talento umano in sala operatoria. Ma di esprimere valore aggiunto affiancando il chirurgo e arrivando (in precisione) dove il suo occhio e la sua mano non arrivano.
Sfide e strumenti offerti dal progresso tecnologico ci entusiasmano e coinvolgono. Nessun freno, per carità, sarebbe inverosimile bloccare il naturale incedere del progresso. Ma una sana, equilibrata normalizzazione.
Ecco come si può misurare il valore dell’innovazione.
(Post aggiornato il 25 marzo 2018)
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