Se non viene diagnosticata presto, l’Artrite Reumatoide produce danni irreversibili: ecco come riconoscerla e il farmaco innovativo per la sua terapia.

L’Artrite Reumatoide è una malattia che colpisce in modo particolare le donne,. La popolazione femminile rappresenta circa il 75% dei pazienti. La fascia più coinvolta è quella dai 40 ai 60 anni (ma la malattia può colpire anche al di fuori di questo intervallo).

In Italia i malati di Artrite Reumatoide sono 400.000.

 

COME RICONOSCERE L’ARTRITE REUMATOIDE

L’Artrite Reumatoide è una malattia cronica infiammatoria autoimmunitaria che provoca:

  • dolore
  • gonfiore
  • rigidità alle articolazioni, principalmente quelle piccole tipiche di mani e piedi e ginocchia: questo sintomo si fa sentire in particolare la mattina, al risveglio.

Progressivamente la mobilità si riduce e subentra la disabilità.

 

ARTRITE REUMATOIDE: LA DIAGNOSI

La disabilità è un sintomo distintivo dell’artrite reumatoide e contribuisce a porre la diagnosi differenziata rispetto ad altre malattie delle articolazioni.

Di grande aiuto nel diagnosticare la malattia anche l’utilizzo dell’ecografia articolare.

Non esiste un test specifico per l’accertamento della malattia: il medico deve osservare il quadro generale del paziente.

 

L’ARTRITE REUMATOIDE E GLI ORGANI INTERNI

La malattia colpisce principalmente le articolazioni, che vanno progressivamente incontro a deformazione. Ma può avere un coinvolgimento sistemico, che riguarda tutto l’organismo, organi interni compresi.

I sintomi extra articolari sono generici:

  • dolori muscolari
  • stanchezza
  • affaticamento
  • febbre
  • perdita di peso.

Più del 50% dei decessi prematuri legati all’artrite reumatoide sono da imputare alle conseguenze cardiovascolari.

Quando l’infiammazione colpisce l’endotelio dei vasi sanguigni, dà il via ad eventi molecolari che portano all’aterosclerosi. Le arterie irrigidite diventano più fragili e incapaci di regolare il proprio calibro, e quindi la pressione arteriosa si alza (ipertensione).

 

LE CAUSE DELL’ARTRITE REUMATOIDE

Il meccanismo con cui l’artrite reumatoide si instaura è ancora in parte ignoto. Ciò che si sa è che, per ragioni sconosciute il sistema immunitario attacca il corpo.

Nella fattispecie, le difese immunitarie aggrediscono la membrana sinoviale, la protezione che:

  • avvolge le articolazioni
  • produce la sinovia, un liquido lubrificante che consente la mobilità di un osso rispetto ad un altro, riducendo lo sfregamento.

Il punto di partenza è un fattore ambientale, come una banale infezione virale.

A seguito dell’attacco autoimmunitario si genera una reazione infiammatoria, che si mantiene nel tempo, cronicizzandosi e danneggiando l’articolazione.

L’artrite reumatoide è dunque una malattia:

  • autoimmunitaria
  • infiammatoria
  • cronica.

 

COME CURARE L’ARTRITE REUMATOIDE

Non esiste una terapia definitiva dell’artrite reumatoide, ma i medici hanno a disposizione molti farmaci per tenere sotto controllo la sintomatologia.

Anzitutto è fondamentale che la diagnosi sia precoce (entro i primi sei mesi dalla sua comparsa). In questo modo si tratta l’infiammazione prima che abbia prodotto danni importanti.

Esistono forme particolarmente aggressive che comportano un’erosione della membrana sinoviale entro i primi tre mesi dall’insorgenza della malattia (anziché i due anni di media). Queste richiedono interventi super tempestivi, impensabili se si trascurano i sintomi.

 

 

artrite reumatoide

 

ARTRITE REUMATOIDE: COME ALLEVIARE IL DOLORE E TRATTARE L’INFIAMMAZIONE

I farmaci che si somministrano per la terapia dell’artrite reumatoide hanno lo scopo di rallentare l’infiammazione.

Gli antinfiammatori appartengono a due tipologie:

  1. non steroidei: FANS, come ibuprofen, naprossene, diclofenac, ketoprofene, oppure della sottocategoria che produce meno effetti collaterali ai danni dello stomaco, come il celecoxib;
  2. steroidei, come il prednisone, che può essere preso per bocca o iniettato direttamente nell’articolazione. I cortisonici si usano a cicli, nelle fasi maggiore esacerbazione della patologia.

Quando il paziente non risponde alla terapia con antinfiammatori, si ricorre ai farmaci specifici antireumatici. Questi modificano il decorso della malattia (sono infatti definiti DMARDs Disease Modifying AntiRheumatic Drugs). Si tratta di metotrexateciclosporina e alcuni antimalarici, che deprimono la risposta immunitaria, riducendo il danno articolare.

 

IL BARICITINIB: L’INNOVAZIONE PER L’ARTRITE REUMATOIDE

Specifici contro l’artrite reumatoide di concezione più moderna, sono i farmaci biotech. Trattandosi di medicinali molto costosi, è doveroso ricordare che di molte di queste molecole recentemente è oggi disponibile anche la versione biosimilare.

I biosimilari sono innovativi ma meno costosi: leggi come possono comprimere la spesa farmaceutica.

Da poco è stato approvato da AIFA (e totalmente rimborsabile dal SSN) un nuovo farmaco biotecnologico per il trattamento di questa patologia. Il baricitinib, questo è il suo nome, inibisce l’infiammazione e quindi previene il danno articolare. Il suo valore aggiunto alla terapia dell’artrite reumatoide è la capacità di agire anche sul dolore, fin dal primo periodo di somministrazione.

E’ importante anche che i pazienti sappiano che per loro è previsto un codice di esenzione dal ticket per le spese sanitarie concernenti la malattia.